21 Mar

Alla scoperta del Perù con Belmond

di Luisa Winsemann Falghera

Il Perù è stato il mio primo viaggio oltre oceano, eh sì, non ero neanche mai stata nella luccicante New York o nella calda Miami, ma ai primi di giugno 2010 partivo con mia sorella Elena alla volta di Lima per un viaggio che è riuscito a oltrepassare le mie aspettative già molto alte!!!

Ero felicissima di partire; mi ricordo che dopo un lungo volo stavamo finalmente per arrivare a Lima e sotto di me dal piccolo oblò dell’aereo vedevo la città più grande ed estesa che avessi mai visto,oltre gli 8 milioni e mezzo di abitanti.

A Lima alloggiamo per la notte nel comodo Belmond Miraflores Park, nel bel quartiere di Miraflores per poi partire la mattina dopo per Cuzco.
Dall’aereo che ci porta a Cuzco ammiro dei paesaggi quasi lunari, così diversi da quelli di casa, ma che non vedo l’ora di scoprire più da vicino. Incontriamo la nostra guida e subito saliamo in macchina per dirigerci verso la valle Sacra. La prima sosta che effettuiamo, dopo circa un’oretta di macchina è Pisac, famoso sito archeologico Inca. Rimango totalmente incantata dall’ urbanistica Inca, con le sue tipiche terrazze tutt’ora usate per la coltivazione e i canali d’irrigazione anch’essi tutt’ora in uso.

Al ritorno dal sito archeologico ci fermiamo al mercatino locale, dove ammiro le grandi varietà di mais e patate ma sono soprattutto i colori sgargianti delle stoffe che attraggano la mia attenzione. A lato troviamo anche una signora che vende colori per tingere le stoffe. I colori sono in polvere e tutti, ci dice, naturali, spiegano che alcuni vengono ricavati da piante, altri da minerali e taluni anche da insetti.

Ma è tempo di raggiungere Rio Sagrado Belmond Hotel sulle sponde del fiume Urubamba. Il luogo è incantevole e gorgoglio del fiume in distanza ci allieta. Ma soprattutto qui vedo il mio primo colibrì felice dei numerosi fiori che ci sono in giardino.

La mattina seguente, da buone sportive quali siamo, nonostante i 2870 metri s.l.m., decidiamo di scoprire il territorio con una gita in mountain-bike! Percorriamo strade sterrate, incontriamo mandrie e vediamo da vicino un mondo così diverso a quello che siamo abituati. Le case se le costruiscono da soli, facendosi i mattoni in loco lasciandoli asciugare al sole, i bambini che corrono felici ricorrendo galline starnazzanti, le donne tessano la lana tosata dai lama o gli alpaca, altre raccolgono la verdura nei loro orti dove cresce un po’ di tutto e gli uomini arano il campo ancora con i buoi, pochi hanno il trattore. Credo che questa la definiremmo povertà. Probabilmente, non avranno lavastoviglie o alcune tecnologie che per noi sono normali. Ma ogni volta che incontriamo qualcuno ci salutano e ci fanno dei grandi sorrisi, vedo felicità, non sento invidia o gelosia, forse sanno che hanno i beni più preziosi: amore e serenità.

Per il pranzo l’albergo ci ha organizzato un delizioso pic-nic lungo il fiume, dove ci riposiamo piacevolmente dopo la pedalata. E velocemente arriva la buia notte. L’aria è frizzantina e il cielo limpidissimo e devo dire che da qui le stelle mi sembrano che brillino di più, forse perché le sento più vicine.

Prendiamo il treno alla stazione di Piscachuchu destinazione Machu Picchu!!! Siamo emozionatissime. Si scende, le rotaie del treno seguono il fiume Urubamba che ci continua ad accompagnare nella nostra avventura. Velocissimamente la vegetazione cambia aspetto, diventa molto più rigogliosa e si scorgo con grande entusiasmo orchidee sugli alberi.

Arriviamo a Machu Picchu, seguiamo la nostra guida che ci fa prendere un sentiero ripido in mezzo ad una folta boscaglia.Poi la boscaglia si apre e si vede solo il cielo e le montagne ed in un secondo momento appare a noi, passo dopo passo, lo spettacolo incredibile dell’antica cittadella di Macchu Picchu. Devo essere sincera, non credo di poter descrivere l’emozione che ho provato vedendo questa meraviglia del mondo.  Abbiamo un’energia incredibile, data un po’ dalla voglia di esplorare, un po’ dai litri di tè alla coca che ci hanno fatto bere in treno. Avremmo potuto scalare tutta la montagna senza sforzo!

Avere una buona guida è essenziale e la nostra oltre ad essere molto preparata, ama moltissimo la storia degli Inca e ci fornisce moltissime informazioni sugli Inca e su questo luogo, oltre a quelle che avevamo letto dalla nostra guida. Visitare Macchu Picchu è un’esperienza assolutamente incantevole ma devo dire che tutto ci è piaciuto del Perù e per chi volesse fare questo viaggio davvero merita approfondire tutto il paese che tantissime sono le esperienza che meritano.

La sera alloggiamo al Machu Picchu Sanctuary Lodge, perfetto connubio tra natura e uomo ed unico albergo a pochi passi da Machu Picchu. Eravamo impressionate dalla varietà infinita di orchidee del giardino che crescono senza problemi sugli alberi, trovando qui il perfetto habitat. Un luogo magico e mistico. Comodissimo essere proprio all’entrata del parco archeologico!

Il giorno dopo abbiamo avuto la possibilità di rivisitare il sito per visitarlo nelle sue parti più lontane. Purtroppo, tutti i sentieri che avevamo in programma di fare erano bagnati e scivolosi, quindi, non avendo scarpe particolarmente adatte abbiamo deciso di non avventurarci troppo nelle parti remote, ma di rivisitare la cittadella, che immersa nella nebbia aveva un’atmosfera particolarmente mistica

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Con un po’ di malinconia sappiamo che è tempo di lasciare Machu Picchu e prendiamo il treno “Belmond Hiram Bingham”;l’atmosfera sul treno è magica e ci godiamo la nostra buonissima e raffinata cena.

Cuzco si trova a 3399 metri sul livello del mare e per la sua altitudine ogni tanto si possono avere dei malori. Ma noi che da subito siamo state accolte e coccolate dallo staff del hotel Monasterio di Belmond, che ci ha servito dell’ormai noto mate de coca, siamo state benissimo. L’albergo è un monastero risalente al  1592, con un magnifico chiostro al suo interno. I dettagli sono magnifici, moltissimi arredi in legno e elementi architettonici caratteristici completano l’atmosfera storica di questo luogo.

Nel pomeriggio ci incontriamo con la nostra bravissima guida che ci porterà alla scoperta di Cuzco! città che si trova nella valle del fiume Huatanay e nel mezzo della cordigliera delle Ande. Subito girando un po’ si percepisce la forte influenza spagnola con i tipici balconcini e nell’architettura delle case e dei palazzi, anche se la fondazione di Cuzco è ben precedente ai “conquistadores”.

Il suo grande splendore fu durante il regno degli Incas dove Cuzco fu la capitale dell’impero e quindi sede del governo e della religione. Infatti, il tempio del Sole, o quello che ne resta, doveva essere il più ricco d’oro fra tutti i templi. Dopo la conquista spagnola sono rimasti solo pochi preziosi oggetti d’oro dai quali però si può immaginare e capire una civiltà intera, ormai scomparsa.

La nostra permanenza a Cuzco è terminata, dopo un’abbondante colazione e tanto succo di papaya ci godiamo ancora un po’ il caldo sole di Cuzco e poi prendiamo l’aereo alla volta di Arequipa, dove atterriamo in uno degli aeroporti dal punto di vista paesaggistico più belli che io sia mai stata.

Arequipa è deliziosa e ci concediamo un giro da sole nel centro della vivace città. Un allegria contagiosa!

Da Arequipa, ci avviamo in auto verso il Colca Canyon a Las Casitas Lodge. La strada è lunga, circa 4 ore di viaggio; il paesaggio vulcanico che ci accompagna lungo la strada è mozzafiato. Attraversiamo una riserva nazionale dove vivono nel loro habitat naturale le vigogne,
Arriviamo al punto più alto del passo a 4910 metri s.l.m.!!! è decisamente il punto più alto in cui io siamo mai state. Rimaniamo senza fiato a pensare che le montagne che vedo in distanza sono tutte alte circa 6000 m. Rimango estasiata, è la prima volta che vedo la magnifica cordigliera delle Ande. Posso capire facilmente perchè l’antico popolo Inca venerava le montagne. Tutt’ora le persone che vivono qui prima di iniziare una salita su una montagna lasciano un’offerta, generalmente foglie di coca per beneficiare della clemenza del Dio. Anch’io vorrei iniziare a camminare ed andare a esplorare tutt’intorno e più su, ma la guida è preoccupata che mi senta male per l’altezza, non sa che qui in mezzo alle montagne mi sento a casa.

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Arriviamo finalmente a Las Casitas del Colca. Il paesaggio è mozzafiato e l’altitudine elevata perché siamo a circa 3400 metri s.l.m.  La cosa che mi colpisce di più è la vastissima presenza di cactus, che non mi aspettavo di trovare a 3400 m.

Las Casitas Lodge è il perfetto posto per rilassarsi e respirare un’aria così pura che allieta l’anima.

Facciamo tantissime passeggiate sia a piedi che a cavallo alla scoperta dei dintorni.

Abbiamo tutto il tempo per ammirare le alte montagne che ci circondano dove volteggiano i condor.

Ma sicuramente sono i terrazzamenti di questa valle, che con infinita pazienza da migliaia di anni vengono coltivato e che ormai sono incisi nel paesaggio e che ormai sono parte di esso, che ci colpiscono di più.

Mi è piaciuto moltissimo che qui ci fossero molti animali e cuccioli liberi nel giardino, che si possono coccolare e si può chiedere di allattare i più piccoli, tra cui Inti (sole) la piccola e morbidissima (non ho mai accarezzato qualcosa di più morbido) alpaca bianca che ci seguiva sempre.

Il nostro viaggio è ormai quasi concluso. Ritorniamo a Lima per prendere il nostro volo che ci riportarà a casa con un bagaglio pieno di ricordi indimenticabili.

Un bacio e al prossimo viaggio!

Luisa

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