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Diario del meraviglioso viaggio in Ladakh – 20 – 28 Settembre 2019

20 settembre 2019 – Nuova Dehli,

Arriviamo a Nuova Dehli di primo mattino con il volo diretto da Milano, la città è calda e umida. Il nostro albergo è l’Imperial Palace dove abbiamo il tempo di riprenderci dal viaggio con un meraviglioso massaggio ayurvedico. La Spa dell’Imperial è un vero gioiello e dopo il trattamento ci coccoliamo il viso con acqua alla rosa e crema alla rosa.

Dopo pranzo ci incontriamo con la guida e andiamo a visitare il più grande tempio Sikh della città, il famoso “Sri Bangla Sahib Gurudwara”. All’interno del tempio si entra scalzi e ci si copre il capo, questo vale sia per gli uomini che per le donne. Originariamente questo tempio era il palazzo del Raja, nella seconda metà del 1600 viene trasformato in tempio in quanto si crede che in questo luogo l’acqua abbia proprietà curative. I Sikh credono nella “sewa” ovvero la responsabilità sociale, per questo motivo in ogni tempio sono presenti ampie cucine dove ogni giorno volontari preparano da mangiare per i più bisognosi. Nelle cucine del tempio preparono il “chapati”, una specie di piadina da mangiare appena sfornata. In immensi pentoloni cuociono l’immancabile riso basmati ed in altri i contorni e le verdure che poi servono assieme su piatti di metallo nella sala da pranzo del tempio. Si mangia in fila su tappeti a gambe incrociate, cosa così abituale che anche le persone anziane non sembrano provare nessuna scomodità stando in questa posizione. Nel pomeriggio una visita nella Montenapoleone di Nuova Dehli e poi cena all’Indian Accent, miglior ristorante indiano in India, con il proprietario di Vasco Travel. Diversi i piatti interessanti tra cui il gambo del fiore di loto fritto.

21 settembre – Leh e Nimoo,

Atteriamo a Leh (3332m) capitale del Ladakh. Il tempo è molto nuvoloso e soffia un vento freddo, anche per questo abbiamo avuto un ritardo nella partenza. In aeroporto ci aspetta il cordiale personale Shakti Himalaya che ci porta a Nimoo, villaggio in cui è situata la nostra Shakti house in riva al fiume Indo, che sorge in Tibet e poi scorre attraverso tutta la valle di Leh.

Nimoo Shakti house – 3190m

Il paesaggio che vediamo dalla vettura mentre procediamo verso la nostra casa è lunare: sassi, sabbia e rocce. Questo anche lungo il fiume e pure alla confluenza tra il fiume Zanskar e Indo. Poi tutto ad un tratto come in un miraggio compaiono oasi verdissime, dove si trovano le abitazioni dei locali. Per raggiungere la nostra casa che si intravede tra i pioppi attraversiamo un campo di frumento che proprio in quel momento veniva mietuto pian piano dalla nostra padrona di casa. Le case Shakti appartengono a famiglie del luogo che hanno case in location particolarmente belle e sono state ristrutturate in maniera impeccabile da Shakty per consentire al viaggiatore più esigente e raffinato di viaggiare in Ladakh in un contesto raffinato ed elitario ma allo stesso tempo autentico. Le nostre stanze tradizionali e allo stesso tempo lussuose sono al primo piano, l’atmosfera è autentica e incantevole. Vediamo dal nostro terrazzo il lavoro quotidiano della famiglia nei campi per gli approvvigionamenti per l’inverno e più in fondo delle rocce maestose di granito che scendono a strapiombo nell’Indo. Ci sembra di essere dentro un sogno.

Appena arrivate nella nostra casetta ci offrono il delizioso “ginger – honey – lemon” che è proprio quello che ci voleva dopo un lungo viaggio mentre ammiriamo il paesaggio dal nostro terrazzo. Ogni pranzo e cena è superba. Abbiamo uno staff di 5 persone a disposizione. Sono sempre disponibili per accontentare i nostri gusti. Tra le varie pietanze ricordiamo in particolare riso con l’acqua di rosa, riso con quinoa e nocciole, riso con la menta, broccoli con mandorle, pollo aromatico, polpette, curry di vario genere e  i “momo” ovvero i dumbligs. Sapori diversi talvolta sconosciuti ma che con la loro autenticità completano questa meravigliosa esperienza.

22 settembre – Nimoo e Basgo

Colazione: tè nero con spezie (cardemomo, ginger e cannella) e tante prelibatezze da mangiare come la granola, lo yogurt fatto in casa.

Dopo colazione facciamo un giro per il paese di Nimoo con la nostra bravissima guida Rohan. Le case del paese sono tutte molto belle con finestre tutte intarsiate con decorazioni o preghiere e talvolta laccate di rosso e tutte di scuola tibetana.

Nel pomeriggio la nostra guida ci organizza un giro in bicicletta da sopra Basgo fino a Nimoo. Il punto di partenza è in un altopiano vicino a delle imponenti rocce di granito. A prima vista l’altopiano è brullo e arido ma se si guarda con più attenzione si scoprono diversi fiorellini tutti fioriti che crescono indisturbati in queste terre. Lungo il percorso ammiriamo la bella valle di Ney. La valle è verdeggiante con campi di frumento e pioppi, totalmente in contrasto con le aride montagne circostanti. Pedalando attraversiamo il paese, è tempo del raccolto, al nostro passaggio le persone si fermano e salutano mentre i bambini ci salutano rincorrendoci, forse qui i turisti sono ancora qualcosa di raro.

Arriviamo a Basgo antica fortezza e punto strategico fondamentale e importante punto di ristoro per le carovane della via della seta o provenienti dal ricco Kashmir. Ora sede di tre templi del XVI sec, uno dei quali fu una moschea. Infatti la moglie del Raja era di stirpe musulmana e quando si trasferì le costruirono una moschea poi si convertì e ora la sua moschea è diventata un punto devozionale per tutte le donne che desiderano una gravidanza. Delle antiche torri d’avvistamento e dell’antico palazzo reale non sono rimaste che rovine. Il tempio è molto bello, il grande Buddha è in bronzo finemente lavorato con gemme preziose incastonate e gli affreschi sono originali di scuola tibetana come le forme geometriche che decorano il soffitto.

23 settembre – Leh e Stakna

Dopo la squisita colazione partiamo per Leh, prima però ci fermiamo alla confluenza tra il fiume Indo e Zanskar un luogo considerato tutt’ora sacro. I due fiumi hanno colori diversi infatti lo Zanskar è più torbido dell’Indo.  L’Indo poi proseguirà il suo percorso arrivando e attraversando l’intero Pakistan per poi sfociare nell’Oceano Indiano.

Leh è la capitale del Ladakh, una vera e propria città, con tutto ciò che può servire.

Visitiamo il palazzo reale, costruito durante il regno di Namgyal (1612-1642) nello stesso periodo e stile di Potala in Tibet, fu però distrutto nel 1847 dai Dogra, signori del Jammu. Dal palazzo si ammira un paesaggio ampio e unico. Nella parte bassa della città vi è l’ampia piazza dove si gioca a polo e le due vie principali dello shopping completamente lastricate, mentre il resto è sterrato. Dopo aver mangiato in città e comprato alcuni prodotti locali come la marmellata di albicocche e alcune pashmine andiamo poco fuori città a far visita all’oracolo. Finito la visita all’oracolo che è una vera e propria esperienza partiamo per la Shakti Stakna River House.

Shakti Stakna River house è una casa più moderna della precedente ma mantiene sempre i caratteri tradizionali. La vista è sull’Indo e l’arrocato monastero di Stakna con in sfondo le monumentali montagne dello Zanskar. Anche qui veniamo coccolate dal nostro staff e mangiamo benissimo.

Nel tardo pomeriggio partendo dalla nostra nuova casa Shakti andiamo, sempre accompagnate dalla nostra guida, a visitare il monastero di Stakna. Qui il Lama reggente è un bambino di appena 6 anni. I buddisti credono nella rincarnazione e il Lama reggente quando è ora dà indicazioni ai suoi monaci di come riconoscere il bambino in cui si è rincarnato, un processo emozionante e a cui tutti credono intensamente.

24 settembre – Thiksey e Stok Kangri

Oggi ci svegliamo presto, fuori fa ancora freddo e ci avviamo per assistere alla preghiera mattutina dei monaci al monastero di Thiksey. Il sole pian piano si fa più forte e dal monastero ci offre un panorama incredibile, accompagna questa meravigliosa vista il suono dei corni dei monaci che chiamano a preghiera. Arrivano assonati i piccoli monaci alcuni stropicciandosi gli occhi e si siedono diligentemente al loro posto e quando necessario si alzano per compiere il loro incarico. Torniamo alla casa per colazione, questa volta è preparata in giardino vicino al fiume avendo come sfondo il bellissimo monastero.

Dopo colazione partiamo per il trekking che porta alla vetta dello Stok Kangri, montagna di 6153m. Noi siamo solamente arrivate la primo campo base a 4100m, ma spesso abbiamo incrociato i cavallini che trasportano materiali e attrezzature per chi arriva fino alla vetta. Per pranzo abbiamo fatto un pic nic lungo il torrente e gustato il panorama.

25 settembre – valle di Numbra

Lasciamo un po’ a malincuore Shakti, ma felici che partiamo alla scoperta della valle di Nubra! Il viaggio per arrivare è lungo perché sono ben 5 ore da percorrere in automobile, ma il paesaggio è incredibile infatti per arrivare alla valle di Nubra si deve attraversare il passo più alto dell’India il celebre passo Khardung-la ben 5480 metri sopra il livello del mare! Dopo le foto di rito risaliamo in macchina e arriviamo nella valle di Numbra, dove vediamo l’inizio della catena montuoso del Karakorum.

Pernottiamo allo Stone Hedge vicino a Diskit, il villaggio più importante da questo lato della valle. Con la nostra nuova guida facciamo una bella passeggiata tra il fiume Shyok e i campi anche qui stanno mietendo ed infine arriviamo alle bianche dune di sabbia, caratteristica di questa valle. Immancabili dove c’è sabbia sono i cammelli, infatti facciamo un bel giro sul cammello, che è quello con due gobbe. Sono animali strani ma dall’aria molto simpatica infatti sembra che sorridano.

26 settembre – Diskit

In mattinata visitiamo con la guida il monastero di Diskit e il gigantesco Buddha seduto, rivolto verso il Pakistan come auspicio di pace e prosperità per tutti.

Il giorno prima siamo state così tanto in macchina che abbiamo proprio voglia di muoverci, così la nostra guida nel pomeriggio ci porta a fare una passeggiata nella valle dello Hundar. Anche qui il paesaggio è unico, così diverso dal nostro, ma altrettanto affascinate con le sue alte montagne e diversi tipi di rocce, il fiume che scorre in mezzo e da vita. Passeggiata straordinaria anche perché eravamo gli unici su questa strada quindi tutta per noi.

La notte pernottiamo al TUTC camp, dove una lussuosa tenda ci accoglie con tutti i comfort.   Il campo tendato Tucs è esperienza fantastica. Vi è un campo tendato Tucs anche nella valle di Leh e ugualmente meraviglioso.

27 settembre – Stakna

Ripartiamo verso Leh, questa volta attraverso il passo Wari-la di soli 5310m. Il paesaggio è suggestivo, con diversi punti con praterie che ora iniziate le gelate notturne incomincia ad imbrunire, ma che con il periodo estivo sono vere e proprie oasi verdi ed è facile incontrare i grandi e maestosi yak e le squillanti marmotte che spaparanzate sulle rocce si godono il sole ma appena si accorgono dell’auto corrono velocissime nelle loro tane. È stato emozionante percorrere questi tornati, dai quali si palesava un paesaggio sempre più bello e incontaminato.

Per pranzo siamo stati ospiti di una famiglia in una casa privata e dove ci hanno preparato i loro piatti tipici: un curry con carne di capra, varie verdure fresche dell’orto e per finire un delizioso dolce a base di albicocche essiccate.

Nel pomeriggio abbiamo organizzato una gita a cavallo. I cavalli sono i cavallini della zona e tutti ex giocatori di polo. La passeggiata non è stata lungo i campi perché era il tempo del raccolto per cui siamo rimasti sulla strada principale del paese, dove gli abitanti ci guardavano sbigottiti (forse non avevano mai visto donne a cavallo) e i bambini usciti da scuola ci salutavano.

L’ultima notte abbiamo alloggiato in una dimora storica il bel Stok Palace tuutt’ora residenza della famiglia reale del Ladakh: la dinastia Namgyal. Costruito nel 1820 come residenza estiva da quando fu distrutto il palazzo a Leh la famiglia reale si trasferì qui. Dal 1980 una parte del palazzo è adibito ad albergo con la benedizione del Dalai Lama. La sala dove ceniamo è totalmente intarsiata e finemente decorata come lo è la camera in cui dormiamo, luogo davvero molto suggestivo.

Così si conclude il nostro incredibile viaggio con la voglia di ritornare e di scoprire altre regioni e altri posti e lasciando nel cuore i bei ricordi che ci sono rimasti impressi.